sabato 23 aprile 2016

Alessio Follieri al Salone del Libro di Torino con "Ti racconto di lei"

Il romanzo di Alessio Follieri "Ti racconto di lei" corona un tour e un successo tra musica, cinema e spettacolo con una nuova importante tappa al Salone Internazionale del Libro di Torino con la Aster Academy International.
Alessio Follieri e il suo lungo trascorso nella mondo della scrittura e dell’editoria. E’ scrittore, filosofo e sceneggiatore che ha raccolto nel corso degli ultimi 15 anni numerose esperienze in tanti settori diversi della scrittura e della cultura. Esordisce alla fine degli anni 90 con numerose collaborazioni e pubblicazioni su mensili, quotidiani e riviste, curando temi oggetto delle sue ricerche, l’Universo e l’evoluzione della vita affrontando poi temi sociali e umanistici. Con il suo saggio di esordio scritto all’età di 18 anni “La nuova razionalità” (Pascale Ed) vince il prestigioso premio letterario della Confederazione Arti Letterarie e Scientifiche di Roma. E’ chiamato dopo di allora in numerose città italiane in conferenze e seminari per esporre le sue ricerche. Dopo numerose collaborazioni con enti e associazioni culturali italiane ed estere, la sua seconda pubblicazione “Il doppio senso della vita” (Giraldi Ed. Bologna) mantiene un carattere meno scientifico e più divulgativo rispetto alla precedente. Pubblicazione che gli vale il premio come finalista al prestigioso Premio Firenze e il primo premio dell’Istituto Italiano di Cultura. In occasione della promozione del romanzo nasce il format culturale da lui ideato di creare presentazioni letterarie uniche che fanno vivere il libro e i suoi contenuti non solo nella lettura, ma anche attraverso immagini (cinema) e musica. E’ in quell’occasione che darà l’avvio al progetto in un format portato al Teatro Traiano di Civitavecchia dove a presentare il suo libro ci sono: Giuliano Gemma, Dario Argento, Asia Argento, Pino Quartullo, in un teatro tutto esaurito. A seguito di una serie di eventi vi sono alcune sue partecipazioni e scritture di format tv legate alle scienza e alla cultura più generalista. Nel corso degli anni ha modo di vivere e conoscere l’ambiente dell’editoria, della musica, del cinema, esperienze che faranno maturare conoscenze importanti di settore come l’incontro con grandi editori, produttori cinematografici, registi e attori. Successivamente prende il via una collaborazione con l’associazione letteraria internazionale “The Italian Book Club” di Federico Conforto, che lo porterà a realizzare una manifestazione al Teatro Quirino di Roma che ha unito in un unico evento musica, cinema, ballo, letteratura con ospiti prestigiosi. Numerose le sue scritture e collaborazioni, molte delle quali lo vedono nel corso del tempo maturare l’esperienza acquisita per aiutare scrittori e scrittrici emergenti. Autore versatile e originale, per molti versi sperimentale, va annoverato ad esempio un suo saggio sperimentale sull’ufologia dove ha affrontato il tema da una prospettiva di filosofo della scienza, in uno scritto divulgativo breve che in sole 48 ore ha segnato più di 12.000 download nella rete. Il 2013 è l’anno giusto “il momento più opportuno” a suo dire per dare alla luce il primo romanzo che aveva nel cassetto da diverso tempo “Ti racconto di lei” (Lampi di Stampa Ed).
Il romanzo si conferma un successo letterario conseguito in un tour in diverse città italiane. A presentarlo con lui l’attore Gianmarco Tognazzi, l’attore Filippo Timi, il giornalista Rai Roberto Amen. Tappe che vanno dai teatri e successivamente ai cinema in eventi che toccano dalle 350 presenze alle 600. L’apertura ai cinema è stata propizia in occasione della presentazione del booktrailer “Ti racconto di lei” di cui ha curato la regia e dove Stella è stata interpretata dall’attrice Valentina Paterna, con la partecipazione di Selene Casamassima e Federico D’Alessandris. Con cantautore D’Alessandris (LArtefice) ha coronato un sodalizio che procedeva da anni e naturalmente un’amicizia che ha portato alla produzione e realizzazione di un singolo “Ti racconto di lei” ispirato all’omonimo romanzo prodotto e distribuito dalla TSC Records di Gianni Foti. Lettura, immagini e musica, “Ti racconto di lei” ha costruito un “mondo” di sensazioni vissute sotto profili artistici diversi, ha coinvolto migliaia di lettori, artisti, registi e attori. Il romanzo nel 2015 vince il Premio Letterario “Europa” che ha in selezione centinaia di opere sia italiane che straniere. Del romanzo è
già pronta la versione in Spagnolo che è in fase di pubblicazione in Sud America e quella inglese in progetto di pubblicazione negli Stati Uniti e Regno Unito. Nel 2015 Alessio Follieri è nominato Presidente dell’Associazione Culturale Aster Academy International, associazione internazionale che opera in tutti i settori culturali: arte, cinema, letteratura, musica, teatro, nonché si prefigge finalità sociali e umanitarie. La presentazione dell’associazione è originale perché nell’occasione la location destinata all’evento è il Parco Aquafelix, a seguirlo in questa nuova avventura decine di persone che sono i “volontari attivi” dell’associazione nonché gli artisti che hanno sposato il suo progetto presenti all’evento: il regista Dario Argento, l’attore Gianmarco Tognazzi, l’attore e regista Pino Quartullo, l’attrice Francesca Chillemi, il giornalista Rai Roberto Amen, la regista Maria Sole Tognazzi, l’attrice Alessia Barela, il regista Giorgio Amato. I profili più istituzionali: l’On.le Souad Sbai, l’On.le Fabio Porta, il Dott. Gino Saladini. L’associazione si propone sotto un profilo mondiale e in breve tempo oltre all’apertura in diverse sedi regionali italiane, si conferma in Argentina grazie ad un secondo sodalizio di Alessio con lo scrittore, poeta e giornalista Gaetano Amato, già attore e regista, con il quale oltre a fondare una sede argentina della Aster Academy, fondano anche un mensile culturale “Il Gazzettino Italiano Patagonico” diffuso in gran parte delle province Argentine e si conferma un successo nella sua unicità di presentarsi in doppia lingua italiano e spagnolo. Oltre a dirigere la Aster Academy e il “Gazzettino Italiano Patagonico” è ultimamente impegnato anche come insegnante di scrittura dove nel suo metodo illustra anche aspetti innovativi del mestiere di scrittore contemporaneo.
 


Abbiamo incontrato Alessio per farci raccontare appunto “Ti racconto di lei” dove svela alcuni particolari mai raccontati.
D: Ci sarebbero tante cose da chiederti, una su tutte, quale sono state le tue emozioni in questi due anni di “Ti racconto di lei”?
R: Tante e tutte insieme, sono stati due anni di incontri con tantissime persone ovunque abbiamo fatto un evento e parlo al plurale perché non sono stato certo solo in questa meravigliosa avventura. Il bello è ricevere tante interazioni con le persone, ricevere apprezzamenti ma soprattutto anche critiche è la cosa che mi piace di più, perché la critica aiuta sempre e innegabilmente a crescere. Due anni intensi dove sono nate tante idee nuove, ma soprattutto dove l’incontro con tante persone ha permesso anche di affrontare nuovi progetti, nuove iniziative molte di queste sono il cuore della Aster Academy.
 
D:  Si è molto discusso sulla storia narrata nel tuo romanzo, è molto particolare e chi la legge per la prima volta si chiede se Stella, la protagonista esiste, se queste vicende sono realmente accadute?
R: Le difficoltà nello scrivere una storia del genere sono state molte e notevoli, ovviamente trascurate dai più. Stella esiste veramente e la storia ricalca moltissimo la realtà. Per la stesura ho dovuto in qualche modo “violentare” e “forzare” me stesso per attenermi ad una regola che mi ero prefissato, ossia il romanzo doveva essere prima di tutto il più semplice possibile e in secondo luogo dovevo io scrittore sottrarmi il più possibile dal mio compito per far emergere appunto la storia e i suoi protagonisti in tutta la loro credibilità. La storia doveva avere una doppia leggibilità, per il lettore che la legge come una storia di fantasia e per il lettore che la legge come una possibile storia vera. Direi almeno con le interazioni avute da migliaia di persone di essere riuscito almeno in questo obiettivo. Altresì dovevo e mi sono imposto, cosa non molto difficile da perseguire almeno per me, lasciare il palcoscenico solo a lei, a Stella, in questo senso l’io scrittore si è messo un po’ da parte puntando soltanto alla concretezza.
D:  Concordi con me nel dire che molti passaggi di questa storia sono difficilmente credibili per quanto sono incredibili?
R: Concordo con te, ma premetto un aspetto importante della questione, ed in questo caso entro in gioco io stesso come autore e quello che può essere definito come mio “background” culturale, il mio passato, dove sono stato anche un ricercatore e un attento osservatore, quindi è ovvio che un fatto può essere più o meno credibile e vi è una sacrosanta libertà da parte di ognuno di credere o non credere, ma per quanto mi riguarda nel mio ruolo di autore ho certezza di quanto ho scritto.
D: Emerge nella storia il rapporto che Stella ha con sua nonna che si rivela autentico, dolce e soprattutto forte.
R: E’ uno dei passaggi che almeno quasi tutti i lettori mi hanno confermato come suggestivo e anche commovente. In realtà il lavoro di studio e stesura, ha avuto processi nel corso degli anni, le idee sono state molto diverse sull’impostazione di trama, devo l’approfondimento di questo profilo umano all’amico Dario Argento che lesse una stesura precedente e lo colpì molto quel passaggio, ne parlammo e sviluppai un apertura diversa a riguardo.
D: L’ambientazione è particolare, un’anonima provincia romana, una scelta in controtendenza rispetto ai romanzieri attuali soprattutto più giovani, come mai?
R: Vige un principio importante almeno per me, quando scrivi qualcosa il livello più alto di credibilità lo raggiungi se narri: la tua gente, i tuoi luoghi, quello che hai vissuto profondamente. Con questo non vuol dire che non si può narrare una storia ambientandola dall’altra parte del mondo. Assolutamente, anzi, ho stesure che sono totalmente ambientate altrove, tuttavia in questo caso specifico ho consegnato all’elemento locale l’ambientazione per scavare a fondo nel contesto che sarebbe risultato più naturale concentrandomi molto di più sui tantissimi valori etici, morali, psicologici contenuti nei personaggi. Cito un esempio italiano eccellente a riguardo, il bravissimo Niccolò Ammaniti che con le sue opere ha toccato sempre profondamente la provincia italiana costruendo addirittura vicende ai limiti del paradosso, dell’incredibile, quando fai questo conferendo allo scritto profonda credibilità, Ammaniti è un maestro in questo, non sei un bravo scrittore ma bravissimo e lui lo è e non sono certo io a doverlo confermare. Almeno ultimamente si assiste soprattutto nelle nuove generazioni all’eccessiva tendenza di essere americani e hollywoodiani nelle ambientazioni, è un chiaro retaggio del cinema contemporaneo, dove c’è la strana idea che una buona storia per essere tale dev’essere ambientata negli Usa piuttosto che altrove, dimenticando però un fatto essenziale che spesso queste scelte sono ricalcate da come noi vediamo gli Stati Uniti (attraverso il cinema) e non come sono effettivamente, quindi mentre qui può avere un certo impatto e suggestione, agli occhi di altri lettori, non italiani ad esempio, può  suscitare l’esatto contrario. E’ chiaro se devo narrare una storia di spionaggio sulla CIA, allora è scelta ovvia se non obbligata, ma quando non è strettamente necessario si può anche farne a meno.  
D: Hai pensato ad un possibile film? la storia si presta molto ad un progetto cinematografico.
R: In realtà l’idea è nata quasi in simbiosi con Gianmarco Tognazzi, ce lo siamo detto quasi contemporaneamente, l’idea c’è ed anche un inizio di progetto nella scrittura delle sceneggiatura, abbiamo anche paventato la possibilità di un progetto televisivo più che cinematografico, ma spesso ne parlo poco perché conosco l’ambiente, le difficoltà di produzione e l’attuazione di questi progetti, è il tipico esempio del detto che “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, porto avanti molto lentamente questa cosa che tra l’altro deve farsi largo tra mille impegni che sto sostenendo in questo momento, quindi la filosofia è più “si vedrà quando sarà il momento”.
D: Il progetto musicale “Ti racconto di lei” com’è nato?
R: E’ nato in modo semplice, istintivo e immediato con Federico D’Alessandris (LArtefice) che ha poi coinvolto nella produzione Gianni Foti. Ti direi che con Federico era quasi un lavoro ovvio e scontato da fare, tante sono state nel tempo le nostre collaborazioni, in realtà io e Federico interagiamo in tempo reale, da progetti musicali, letterari, spettacoli, concerti, Federico come me ha molto a cuore questa storia, non c’è stato bisogno d’altro, semplicemente lui ha interpretato la sua visione di concetti che gli avevo espresso e che comunque ci diciamo quotidianamente e ha dato l’avvio alla sua arte.
D: Senza svelare troppo per chi non l’ha letto il finale lascia un’apertura, un senso di “la storia continua” come mai questa scelta?
R: Nella domanda hai già svelato troppo. Ti rispondo dicendoti che la storia di Stella non si esaurisce lì, c’è molto che va detto e sarà detto anche fuori dalle pagine di un libro.
D: Sei impegnato in progetti artistici, un’associazione internazionale, una testata giornalistica, quanto rimane spazio per lo scrittore?
R: Domanda dolente. In realtà specialmente nell’ultimo anno molto poco, anche se ho progetti di qualche anno da definire come pubblicazioni, tuttavia il prossimo anno uscirà quasi sicuramente un mio nuovo libro, contando anche il fatto che “Ti racconto di lei” è in uscita all’estero e quindi di nuovo ci sarà un impegno di viaggiare parecchio e andare anche molto lontano. Una fase che mi incuriosisce è quella di interagire con lettori di altre nazionalità per vedere come accoglieranno questa storia. In Sud America il progetto è pronto si devono definire le ultime cose mentre è già arrivata la prima proposta da un editore degli Stati Uniti ma sto vagliando un attimo degli aspetti sulla pubblicazione.
D: Fra tutti gli impegni c’è anche quello con la Aster Academy  di promuovere dei tuoi corsi di scrittura.
R: Il tempo… il tempo, è sempre quello di cui c’è bisogno... in realtà si, era una mia vecchia idea di improntare dei corsi di scrittura unici, nel senso che illustrerei sia l’aspetto creativo in un modo particolare ma anche quello promozionale e editoriale per dar modo di avere una consapevolezza completa che oggi è necessaria. Si tratta in pratica di mettere in opera un metodo che alla fine è nato dalle numerose interazioni con gli scrittori, editor ed editori e che guarda a esigenze specifiche di quegli aspetti che inevitabilmente ci coinvolgono nel momento in cui diciamo a noi stessi “voglio scrivere un libro”.
D: La Aster Academy è un progetto che avanza molto velocemente e che quest’anno fra i numerosi eventi c'è la partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino.
R: E’ un progetto che ho fortemente voluto e che ha dato modo ad altri scrittori e scrittrici di unirsi all’iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino. Io li ringrazio e soprattutto considero anche istruttivo condividere le esperienze tra scrittori, soprattutto quelle importanti come questa. La Aster Academy sta crescendo molto a livello anche internazionale coinvolgendo figure importanti ma anche moltissime persone operative che ci sono dietro e che hanno creduto nel mio progetto e nelle mie idee iniziali, anche se la parte più bella sta arrivando con le proposte di tutti ed è proprio lì che vi è senso in un organizzazione di questo tipo. Quello che ci spinge è che abbiamo molte cose da dire in merito alla cultura e soprattutto su come affrontare i progetti, le iniziative, creando nuove possibilità con uno spirito culturale nuovo, aperto, diverso. Una cultura che nel nostro paese la vedo sempre in estrema difficoltà e immobilità.
 
 
"Ti racconto di lei" di Alessio Follieri
al Salone Internazionale del Libro di Torino
Padiglione 1 Stand D64
 
 
 
 
 

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